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05 giugno 2006
Per quelli a cui può interessare


Roma - L'Italia è ormai il primo paese in Europa per il più alto numero di
donne infibulate. Tra le 20 e le 30 mila donne immigrate hanno subito una
mutilazione genitale e circa 5 mila bambine rischiano la stessa sorte. Per
la prima volta dei medici italiani stanno per pubblicare uno studio
scientifico sulla loro esperienza con le donne mutilate. Aldo Morrone,
responsabile del Servizio di medicina preventiva delle migrazioni, del
turismo e di dermatologia tropicale dell'ospedale San Gallicano di Roma,
anticipa a Repubblica i risultati della ricerca:
«La mutilazione genitale femminile è stata una sorpresa per la classe
medica italiana. Quando agli inizi degli anni Ottanta abbiamo osservato i
primi casi, per la verità non conoscevamo questa pratica. Il motivo per
cui queste donne venivano da noi non era tanto la mutilazione genitale ma
perché affette da malattie veneree. Mi colpì il primo caso di una donna
somala che aveva avuto un'infibulazione completa. Le chiesi di poter fare
una fotografia della lesione e la signora rispose che non c'era alcun
problema, per lei era perfettamente normale essere infibulata, per lei
quello era il suo stato naturale. Allora capii l'importanza di curare gli
aspetti culturali e psicologici».

Tratto da  http://alessiaguidi.provocation.net/diritti/infibulazione.htm

 
posted by Io Medesimo at 21:51 | Permalink |


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